Telefonica, Digital, Panda, Softonic e Zed Wordwide per citarne alcune hanno fatto della Silicon Valley il loro riferimento negli States, dovuto alla maturità ormai del modello di business a cui sono arrivate.
Alcune altre, come per esempio la basca Aboto, specializzata in sistemi di riconoscimento vocale, o la valenziana Tissat che fa outsocurcing tecnologico nel cloud computing, hanno voluto la loro sede permanente proprio nella Silicon Valley, a Redwood.
Senza contare che la California costituisce un ponte privilegiato per entrare meglio nel mercato latinoamericano, dove la Spagna già detiene la grande opportunità della lingua.
Per Miami si tratta invece di una piattaforma particolarmente appetibile per le imprese di servizi diversi dal tecnologico, basti pensare alle assicurazioni e alle imprese innovative nel campo delle costruzioni (ancora per altro molto in crisi in Spagna).
Nonostante la crisi, dal 2005 al 2010, la Spagna è diventata il terzo paese dopo Regno Unito e Francia, per entità degli investimenti USA in Europa. E anche se la bilancia commerciale ancora pende dalla parte degli States (esportano 10 miliari di dollari contro importazioni dalla Spagna per 8,5), ormai molte medie e grandi aziende iberiche guardano all'America del Nord come un mercato favorevole per le proprie tecnologie e servizi.
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