domenica 20 novembre 2011

Piccoli prestiti crescono.

Valladolid (Castilla y Leon) centro mondiale del microcredito (per tre giorni).

In settimana (14-17 novembre 2011) si è celebrato il Convegno Mondiale del Microcredito (Cumbre Mundial de Microcredito), 1800 delegati provenienti da 105 paesi del mondo. Tra di loro il fondatore del microcredito e premio Nobel per la Pace, Muhammad Yunus.
Il microcredito è uscito giá da tempo dalla fase "terzomondista", per diventare a tutti gli effetti un procedimento di accesso al credito per piccoli imprenditori in tutto il mondo. In Spagna Microbank, di La Caixa (cassa di risparmio di Barcelona) ha concesso negli ultimi 4 anni circa 128.000 prestiti per un importo totale di 782 milioni di Euro.
Se da un lato le banche spagnole sono quelle che più soffrono in Europa l'esplodere della bolla edilizia (il 30% dei 338 miliardi di Euro di esposizione immobiliare presso le banche spagnole si pensa sia da portare a perdita), dall'altro le più importanti casse di risparmio (La Caixa, BBK, Caja Granada) e istituti come BBVA hanno concesso in America Latina ingenti importi di microprestiti (solo la fondazione di BBVA ne ha concessi 2.500 milioni).

Altri istituti come il Banco Popular, in collaborazione con Confederazione delle Organizzazioni Imprenditoriali di Castilla y Leon, hanno presentato un "fondo di investimento socialmente responsabile", istituito per sviluppare azioni di responsabilità sociale, sottolineando il valore della microfinanza per "offrire opportunità a persone sfavorite che mai avrebbero pensato di ottenere un credito, e per questo genera il loro fiducia, aiuta ad aumentare l'autostima, li fornisce di dignità e autonomia".

Le statistiche dicono che, in generale, il rischio di insoluto del microcredito è minore dei finanziamenti correnti alle medie e grandi di settori industriali.
In Spagna, sul totale delle operazioni concesse nel 2010, il 67,1% è stato destinato all'autoimprenditorialità, il 27% alla copertura delle necessità familiari e il resto agli aiuti allo studio. Il 46% dei beneficiari sono stati uomini, il 54% donne. (fonte: El Pais, inserto Negocios del 20/11/2011).

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